[it]Ciao ragazzi,

penso che alcuni di voi avranno notato che sono praticamente due settimane che non pubblico più nulla sul blog o su facebook. Ciò è dovuto al fatto che lunedì scorso (ovvero il 20 maggio) è stata una giornata molto sfortunata, che mi ha lasciato un bel segno.

Ma partiamo dall’inizio.. Lunedì scorso tirava un vento abbastanza forte, e il mare era quindi agitato, con onde ben formate e ovviamente interessanti dal punto di vista fotografico. Ho deciso quindi di andare in spiaggia per fotografarle, armato di 5dmkII con 135mm e 650d con 10-22. I risultati erano molto interessanti, perchè dove le onde frangevano formavano schizzi veramente belli da immortalare. A proposito di questo, vi lascio un consiglio se volete congelare gli schizzi di un’onda. In generale più rapido è il tempo di esposizione meglio è, e perchè ci sia un congelamento vero e proprio bisogna avere un tempo più rapido di 1/1000 di secondo. Nel mio caso non è stato un problema ottenere tempi di esposizione rapidi, perchè c’era ancora molta luce, quindi i tempi si aggiravano sui 1/3000-1/2000 a ISO 100 ed F\5.6. Tuttavia può succedere che la luce non sia così tanta (soprattutto se è sera), ed è quindi necessario in quei casi alzare gli ISO ed eventualmente sottoesporre per ottenere tempi rapidi (sovraesponendo poi in post-produzione).

E purtroppo qui finisce la parte bella del racconto.. Quando ormai avevo quasi finito di far foto ed ero deciso ad andarmene, ho pensato “ne faccio ancora qualcuna con il grandangolo”, e mi sono piazzato un po’ più vicino al bagnoasciuga, con la 5d al collo e la 650d in mano. Per sicurezza mi sono tenuto sempre uno o due metri distante dalla linea di schiuma che si forma sulla spiaggia che segnala dove è arrivata l’onda più lontana. In generale tutte le onde rimangono ben più lontane di quella linea, ma purtroppo non sempre è così.. La sfortuna vuole che proprio mentre ero lì si è formata un’onda che non aveva avuto precedenti fino a quell’istante. L’onda avanza rapidamente e quindi io comincio ad arretrare, ma purtroppo quando arriva, un po’ per la forza d’urto, un po’ perchè sarò inciampato.. il risultato è che cado schiena a terra e sia io che entrambe le macchine fotografiche veniamo travolti dall’acqua.. Per fortuna io non mi sono fatto assolutamente nulla, anche grazie al fatto che avevo lo zaino Lowepro sulla schiena che ha attutito il colpo e mi ha tenuto la testa fuori dall’acqua (e dentro non è entrata una goccia) 🙂

Potete immaginare le conseguenze.. a parte il freddo per essere completamente bagnato e il vento che tirava, le macchine sono entrambe completamente bagnate, ma ancora accese. Spengo entrambe subito e metto in borsa per tornare a casa, dove tento di salvarle asciugandole il più possibile con panni asciutti e con il phon dopo averle aperte.. Dopo qualche ora di asciugatura provo a riaccenderle.. la 650d non presenta alcun problema, funziona perfettamente, e anche il touch screen risponde perfettamente, ma purtroppo la 5dmkII non dà segni di vita.. non si accende nulla purtroppo..

Ciò è dovuto probabilmente al fatto che l’acqua di mare, con il sale contenuto in essa, conduce più dell’acqua dolce e quasi sicuramente ha creato un corto circuito. Seguo quindi il consiglio trovato su internet di aprirla e immergerla in acqua dolce, così da togliere un po’ di sale, per poi asciugarla a dovere. Purtroppo la procedura non funziona, e quindi decido di portarla il giorno dopo al Camera Service di Torino. (Un piccolo consiglio casomai capitasse a voi una cosa del genere: ho scoperto che la cosa migliore da fare è togliere la batteria a macchina accesa, senza quindi spegnerla, e poi procedere immediatamente ad un bagno in acqua dolce per far sciogliere il sale. A quel punto il tutto va fatto asciugare perfettamente, e poi si può provare a vedere se ha funzionato.. purtroppo io non sapevo che bisognasse togliere la batteria come prima cosa, e quindi magari spegnendo si è formato qualche corto circuito..).

Al Camera Service mi dicono che molto probabilmente non si potrà fare nulla, ma la lascio lo stesso sperando in qualche magico liquido antiossidante. Dopo due giorni arriva il responso via mail:

Sulla fotocamera è presente una diffusa ossidazione

Rispondo alla mail chiedendo maggiori lumi e se sia possibile quindi un recupero, a cui rispondono con un laconico

sconsigliamo intervento

A parte le mail veramente troppo compatte del Camera Service (ok essere essenziali, però il testo è veramente quello che vi ho copiato..), ciò decreta la fine della mia amata 5d mark II. Sarà stata sfortuna, sarà stata un po’ di sventatezza per la voglia di fare “ancora una foto”, ma purtroppo il risultato è stato quello (per vostra informazione almeno l’obiettivo, il 135mm f2 non ha patito nulla e funziona perfettamente). A rigore la 5d mkII doveva essere ben più resistente della 650d all’acqua, ma a quanto pare non è proprio così.. Sarà anche che magari la 5d s’è presa l’acqua di fronte dall’obiettivo mentre la 650d di lato.. Comunque, eccovi l’ultima foto fatta dalla 5d, foto fatta involontariamente, probabilmente mentre stavo cercando di tirarla su.

Ultima foto della 5d

Purtroppo è andata così, e a posteriori ormai mi ritengo ancora fortunato di non essermi fatto male e di aver perso solo un oggetto, che per quanto ci fossi affezionato e per quanto sia costoso, è pur sempre un oggetto, che può quindi essere rimpiazzato. Ho deciso quindi di rimpiazzare la 5dII con la 6d (anche se la spesa è stata veramente grande, visto che al momento non è che navighi nell’oro..), che è un progetto più nuovo e presenta tante piccole aggiunte interessanti (anche se il corpo è più piccolo della 5d e un po’ meno professionale.. ma tanto abbiamo visto che anche una macchina come la 5d a volte può soccombere per una sola onda). E così potrete continuare a godere dei filmati che realizzo per voi 🙂

Nei prossimi episodi del blog vi farò un confronto tra le due macchine, e recensirò anche per bene questa nuova macchina che dovrebbe arrivarmi oggi o domani se tutto va bene.

Vi ricordo che queste sono le ultime ore per usufruire dello sconto di 5 euro sull’ebook sulla fotografia street che ho recensito nell’episodio precedente! Quindi se siete intenzionati a comprarlo, fatelo al più presto 🙂

Vi segnalo inoltre che a breve partirà un nuovo progetto, ovvero la pubblicazione di video tutorial di post-produzione con photoshop!

Vi lascio con alcune foto di quel maledetto lunedì, e un abbraccio grande a tutti voi che mi seguite 🙂

Stefano[/it][en]Not available in english, click on the italian flag if you want to read it in italian![/en]

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