Quanto dobbiamo schiarire le ombre? 

Premesso che non sono un food photographer e la foto in questione non ha alcuna velleità in tal senso, ve la propongo comunque come spunto creativo. 

Mentre stavo tagliando le fragole per farne una macedonia, me ne è capitata in mano una con una fogliolina piegata all’insù, che non ne voleva sapere di piegarsi. Mi è piaciuta per la sua determinazione e allora l’ho (momentaneamente) risparmiata per farle una foto! 

Ho pensato di riutilizzare lo stile di illuminazione della copertina del mio libro, solo che questa volta il gel sullo sfondo avrebbe dovuto essere con gel rosso: red on red. Volevo però che la fragola avesse molta tridimensionalità e quindi ho pensato di fotografarla con un flash posto lateralmente, così che si creasse un bel chiaroscuro. Il lato in ombra però risultava completamente nero, quindi ho utilizzato un semplice pannello di polistirolo per schiarire le ombre. All’inizio l’ho tenuto troppo vicino, quindi ho schiarito troppo le ombre perdendo tridimensionalità. Poi ho provato a metterlo leggermente dietro, in maniera tale che si creasse una specie di rim light: non male il risultato, ma non mi convinceva. Alla fine quindi ho optato per un riempimento come il primo, ma con il pannello abbastanza lontano da non dare troppa luce di rimbalzo: sufficiente perché si abbia del dettaglio nella parte in ombra, ma al contempo leggero per non perdere tridimensionalità. Non so se ho fatto la scelta “corretta”, ma a me piaceva così!

Come vedete dagli scatti non c’è stata grande postproduzione, se non ovviamente la rimozione dello stecchino e la sistemazione di una parte della fragola leggermente ammaccata.

Nelle foto di #dietroletendine trovate il setup e i valori utilizzati sulla mia #Canon EOS R e sui due flash speedlight.

A presto!

Stefano

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